Bombyx
libere indagini storico-ambientali
redazione@bombyx.it
Un filo di seta ci lega alla natura
Quando abbiamo iniziato a cercare un nome per il nostro progetto, abbiamo cominciato dall’industria serica, un pezzo importante della storia industriale della Valle del Sarno del secolo XIX, e così ci siamo imbattuti nella parola latina “Bombyx” che ci ha immediatamente colpito, prima di tutto per la sonorità, che ci ha trasmesso uno strano senso di “globalità”. Il bombyx mori è una specie di falena, la cui larva è nota come baco da seta e che si nutre esclusivamente di foglie di gelso. Oltre al legame strettissimo con la storia economica della valle del Sarno, ci ha ispirati la vita stessa del bombice del gelso, per le ripetute drammatiche trasformazioni che vive durante la sua brevissima esistenza, un percorso fatto di fasi progressive con il fine ultimo di una rinascita alata. Il bombice, si trasforma senza spostarsi dal luogo dove si trova. Inizialmente il bruco, infatti, fissato ad un ramo o ad una foglia, tesse un bozzolo di seta trasformandosi in crisalide. La crisalide immobile, non può spostarsi dal luogo dove si è formata e si aprirà poi, spinta dalla falena. Questo processo fa pensare alla naturale necessità di isolarsi e fermarsi, al bisogno di ritirarsi nel silenzio per poter elaborare e creare un nuovo stato di coscienza, una nuova identità iniziando una diversa fase dell’esistenza. Per imparare e metabolizzare l’apprendimento, dobbiamo ritirarci, chiuderci in noi stessi lasciando fuori il mondo esterno, per poterci poi rimanifestare rinnovati e cambiati, e successivamente poter agire consapevolmente e ricominciare, sperando nel futuro.
Si tratta di un processo evolutivo legato ad un continuo rinnovamento e ciò che si trasforma incessantemente non può deperire. E’ l’idea espressa implicitamente dal progetto, ovvero la creazione della consapevolezza come “coscienza”, rispetto al territorio: pensieri, visioni, esperienze e professionalità, che si mescolano grazie ad un approccio sistemico che, portando alla luce le connessioni tra arte, scienza e natura, e i legami tra diverse discipline del sapere, possa strategicamente determinare l’innesco per rinascere uguali ma diversi.
Direttore Responsabile
Michele Buscé
Giornalista e Divulgatore Scientifico iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania, da anni impegnato nel sociale, ha realizzato numerosi progetti del Terzo Settore promuovendo Cittadinanza Attiva.
Si occupa della Formazione dei sorveglianti idraulici del territorio regionale della Campania. E’ un Guida Naturalistica Escursionista Montana ed Educatore Ambientale.
Componente di Segreteria degli Osservatori Civici per il “Patto della Terra dei Fuochi” per il contrasto all’abbandono e ai roghi di rifiuti. Coordinatore delle “Vedette Antincendio” attraverso il CCIA TBF – Coordinamento Civico Anticendio Boschivo e Tutela dei Boschi e delle Foreste. Presidente dell’Organizzazione di Volontariato Nuove Prospettive e Coordinatore del CNSBII – Corpo Nazionale delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani, iscritto presso l’Università Federico II in Scienze Geologiche ha deciso di associare alla divulgazione scientifica maggiore competenza con l’obiettivo di tradurre in termini semplici i dati scientifici. Da sempre impegnato per la tutela dell’acqua, dei corpi idrici superficiali e sotterranei, impegnato per la difesa della biodiversità montana collegata ai corsi d’acqua e le sorgenti attraverso innumerevoli attività da singolo e associato. Ad oggi un punto di riferimento per la difesa civica dell’ambiente, ha come scopo quello di rendere autonomo e indipendente il cittadino nei vari settori di difesa, salvaguardia e tutela dell’ambiente.
Comitato di Redazione
Elena Amendola
E’ laureata in Fisica, esperta di analisi statistica multivariata applicata ai sistemi stellari caldi per la classificazione delle galassie, di serie storiche di colate rapide di fango in Campania e della bonifica integrale e idraulica del comprensorio del fiume Sarno. Si è occupata di temi legati alla sociologia dell’ambiente.
Fin dalla laurea ha lavorato nel settore delle infrastrutture tecnologiche e sviluppo informatico, anche in ambito di ricerca. Analista e business innovator IT, oggi è Senior Project Manager, continuando a studiare e ad approfondire argomenti di geologia, fisica terrestre, climatologia e storia ambientale locale.
Comitato di Redazione
Alfredo Franco
Docente, si è specializzato in storia medievale, analisi del territorio e del patrimonio culturale. Ha goduto di diversi assegni e borse di studio presso università e istituti di ricerca. Nutre interesse per la storia sociale ed economica, per gli studi geo-storici, per la diplomatica e la paleografia latina, materie queste ultime sulle quali ha tenuto regolarmente corsi presso sezioni della Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale. Ha collaborato a vari progetti di edizioni di fonti storiche tra le quali un registro di privilegi della Cancelleria angioina (1294-1295), il regesto della serie Cancillaria custodita presso l’Archivio de la Corona d’Aragon (Barcelona) (1443-1448) ed un registro delle tassazioni delle università campane (1143).